Esempio di gioco


Per una “actual play” dal vivo di Cairn (con il commento del Custode), vedete qui.

Tieni a mente che:

  • Esther sta giocando un ex Erborista
  • Barry gioca un ex Cacciatore
  • I personaggi sono in cerca di una potente Reliquia, che si dice abbia poteri curativi.
  • Di recente, il gruppo ha scoperto una pergamena che descriveva la vera posizione dell’oggetto, da qualche parte nell’estremità orientale della Foresta di Geunant, un bosco noto per i suoi alberi antichi e massicci, i cui grandi rami fanno passare poca luce.

Custode: “Avete trascorso buona parte della mattinata facendovi strada attraverso la Foresta di Geunant, tagliando viticci pendenti e cespugli che vi arrivavano alla vita. È molto facile perdersi qua, in mezzo al folto sottobosco. Per peggiorare le cose, il Sole è completamente oscurato dai folti rami sopra le vostre teste.”

Barry: “Il mio background da Cacciatore può aiutarci in qualche modo?”

Custode: “Sì, anche se devi fermarti spesso per guardarti attorno; di conseguenza, andate a rilento. Continuate ad andare a Est, verso la vostra destinazione”

Custode: “Dopo qualche ora sbucate in una piccola radura tra le piante, perfetta per una breve sosta. Dall’altra parte della radura c’è un sentiero piccolo ma visibile che punta a Est. L’entrata del sentiero è bloccata da una grossa pianta in fiore, illuminata da un solitario raggio di sole; dai suoi baccelli aperti, di colore blu, sgocciola un icore verde.”

Esther: “Come ex Erborista, riconosco la pianta?”

Custode: “Sì. Sai anche che probabilmente è cresciuta molto per via del raggio di sole che la sommerge di luce naturale.”

Esther: “Cosa mi dicono i colori della pianta? È velenosa? Cosa so dell’icore verde?”

Custode: “Osservi tutte queste cose e riconosci che, sì, molto probabilmente è velenosa, perché i petali ricordano molto quelli dell’Aconito.”

Barry: “Va bene, il piano è questo: scalerò uno degli alberi sopra la pianta e vi stenderò sopra il mio sacco a pelo, per bloccare la luce. Con un po’ di fortuna, questo farà chiudere i baccelli!”

Custode: “Stendi con cura il tuo sacco a pelo tra due tronchi, proiettando un’ombra sopra i baccelli blu della pianta al di sotto. Immediatamente, questi cominciano a chiudersi, abbastanza da permettere a una persona attenta di passarvi in mezzo.”

Esther: “Eccellente. Voglio provare a estrarre con cura una delle foglie, per usarla in futuro, e poi andare avanti.”

Custode: “Nel tardo pomeriggio arrivate finalmente al limitare della foresta. Uscendo dagli alberi, quasi cadete in un profondo crepaccio che taglia in due la foresta. Finalmente, siete arrivati al Crollo Divino, una gola apparentemente senza fondo e senza un ponte che la attraversi. A giudicare dalle pareti di nuda roccia su entrambi i lati, calarsi sarebbe estremamente pericoloso. Sfortunatamente, la vostra meta si trova proprio dall’altra parte, dove le rupi incontrano il confine del mondo. Nelle vicinanze c’è una piccola radura dove potreste accamparvi, protetti da un gigantesco albero di Quercia piantato vicino all’orrido”

Esther: “Penso che dovremmo accamparci prima di andare avanti. Se dobbiamo calarci o aggirare l’abisso, preferirei avere la luce dalla nostra!”

Barry: “Decisamente. Mi chiedo quale sia il modo più sicuro di farlo? Diamo le spalle al precipizio?”

Custode: “Sì, a meno che, ovviamente, non ne esca qualcosa! A proposito, chi fa il primo turno di guardia?”

Esther: “Il primo turno lo prendo io.”

Custode: “Vi accampate e mangiate una delle vostre razioni. A metà del primo turno di guardia, sentite un rumore di rami spezzati provenire da Ovest dell’accampamento, verso la Foresta di Geunant. Cosa fai?”

Esther: “Vorrei svegliare il mio compagno con un calcio, così non devo affrontare questa cosa da sola, indicandogli silenziosamente con la testa la direzione del rumore e facendogli cenno di far silenzio.”

Custode: “Lo fai proprio quando un paio di orridi occhi rossi diventano visibili da dietro le foglie del sottobosco.”

Barry: “Cosa sappiamo delle creature che vivono qui?”

Custode: “Sapete che qualsiasi creatura che attraversi questa foresta di notte è molto probabilmente pericolosa. Difficilmente avrete il tempo di parlare con qualsiasi cosa stia per emergere da lì”

Esther: “Allora sono pronta a combattere. Mi alzo e sfodero la spada, pronta per qualsiasi cosa arrivi”

Custode: “Una creatura simile a un alce, con occhi rossi come braci, esplode dall’oscurità della foresta dalla parte opposta dell’accampamento del gruppo. Un mare di nebbia fluisce dal corpo della creatura mentre ti corre incontro, Barry. Esther era già pronta, quindi agisce per prima.”

Barry: “E io?”

Custode: “Dovrai superare un tiro salvezza su DES per vedere se sei in grado di prepararti in tempo per agire prima della creatura.”

Barry: “Ho tirato 1d20 e ho fatto 17. Ahia.”

Custode: “Già, è un fallimento. Esther, tu agirai per prima, poi la creatura e infine Barry. Dopodiché voi due agirete di nuovo nell’ordine che preferite, poi toccherà alla creatura e via così”

Esther: “Sappiamo qualcosa di questa creatura?”

Custode: “Sì - è un’Alce Sanguinaria, cioè una specie di cervo assassino nato da una grande cupidigia o invidia. Sono piuttosto potenti, da quello che hai sentito.”

Esther: “Spaventoso! In questo caso, voglio usare la mia azione per aiutare il mio compagno a trascinarsi fuori dal suo percorso, magari verso quella Quercia che hai menzionato prima.”

Custode: “Eri già in piedi e pronta ad agire, quindi deciderò che succede e basta, troppo in fretta perché la creatura possa cambiare la sua traiettoria. Riesci a trascinare Barry a Est del campo ormai calpestato, vicino alla Quercia che si trova a pochi passi dal Crollo Divino. Ora è il turno dell’Alce Sanguinaria. Attraversa lo spazio che Barry occupava fino a un attimo fa, distruggendo il fuoco da campo. Si volta violentemente, quasi scivolando dal dirupo nel processo. I suoi occhi brillano di un viola carico d’odio mentre si gira verso voi due. Barry tocca a te. Tieni conto che hai soltanto il tuo coltellino per il combattimento, perché tutto il resto è ancora al campo. Peggio, l’oscurità ti rende incapace di vedere qualcosa di più dei suoi fiammeggianti occhi rossi. Usa 1d4 quando tiri per il danno.”

Barry: “Urlando, lancio il mio pugnale verso la creatura. Tiro 1d4 e il risultato è un 1.”

Custode: “Il coltello vola abilmente dalla tua mano, fendendo l’aria brumosa appena sopra la creatura e atterrando qualche piede alle sue spalle. La bestia mugghia di rabbia e flette le gambe mentre si prepara a caricare di nuovo. Tocca voi ora. Andate nell’ordine che preferite.

Esther: “Ho un’idea: la creatura prima ha caricato Barry, giusto? Quindi sembra ragionevole che lo faccia di nuovo? E se tirassi un’estremità della mia corda a Barry e poi lui la facesse girare attorno a un albero vicino? Così se si avvicina di nuovo cercando di calpestarlo lui potrebbe…saltare giù? Tenendosi alla corda, ovviamente.”

Barry: “Uhm… suona come un piano, credo. Sì, facciamolo!”

Custode: Esther, lanci una estremità della tua corda a Barry, che la fa girare attorno alla Quercia e poi corre verso lo strapiombo dall’altra parte, urlando alla creatura di attaccarlo. Esther prende posizione come una sorta di contrappeso se dovesse cadere. Barry, siccome sei in condizione di reagire, ti permetto una specie di reazione fuori dal combattimento.”

Barry: “Va bene, se mi si avvicina vorrei stare vicino al bordo del dirupo, pronto a saltar via.”

Custode: “Capito. Ora tocca all’Alce Sanguinaria e ovviamente è ancora molto arrabbiata con te, Barry. Alzando i suoi diabolici zoccoli, la bestia carica di nuovo nella tua direzione. Tu salti giù dal dirupo all’ultimo secondo, tenendoti alla corda con tutta la tua forza. L’Alce Sanguinaria tenta di fermare il proprio attacco nel momento in cui vede cadere il suo bersaglio. Fa un tiro salvezza su DES per vedere se riesce a fermarsi. Diamine, ha tirato un 20 e precipita oltre l’orlo del burrone nella vasta oscurità sottostante.”

Custode: “Dopo il vostro incontro con l’Alce di Sangue, tornate all’accampamento cercando di recuperare quanto più sonno potete. All’alba siete entrambi svegli e pronti a continuare il vostro viaggio.”

Esther: “Va bene. La domanda è, come attraversiamo il Crollo Divino? Ci sono ponti al nostro livello?”

Custode: “Non che possiate vedere. Lontano a Nord un gruppetto di alberi cresce vicino al crepaccio e blocca parzialmente la vostra visuale; dovrete esplorare un po’ per vedere cosa c’è oltre. Qualche centinaio di metri a Sud, invece, potete vedere un piccolo ripiano che sporge dalle pareti del crepaccio, circa cinquanta piedi più sotto. Ha una specie di forma a “L” e si avvicina parecchio all’altro lato. Potrà volerci un po’ di lavoro per arrivarci, ma sembra fattibile.”

Barry: “Io dico di andare per il ripiano. Hai ancora la corda e i chiodi?”

Esther: “Già, non vedo un modo migliore per arrivare dall’altra parte. Andiamo.”

Custode: “Dopo una camminata di mezzora lungo il crepaccio, arrivate finalmente a un punto proprio sopra il ripiano. Nelle profondità dell’orrido potete vedere un lenzuolo di bruma mattutina e subito sotto ad essa il luccichio dell’acqua corrente”

Barry: “Ci sono grosse pietre vicino al bordo? Vorrei piantarci dentro un chiodo e fissarci la corda. Così potrò calarmi in sicurezza fino al ripiano”

Custode: “Trovi una grossa pietra sul bordo e ci pianti dentro il chiodo.”

Barry: “Ottimo, mi calo e poi accendo la mia lanterna. Esther mi seguirà, suppongo.”

Custode: “Piantando attentamente i tuoi piedi sul ripiano, testi la corda e chiami Esther, che si cala. Dopo che è arrivata in sicurezza sul ripiano, osservate i vostri dintorni. Il ripiano sembra andare a zigzag verso il basso, all’interno dell’orrido e quasi fino in fondo. Il suono dell’acqua corrente riempie il crepaccio. Volete lasciare la corda qui per il viaggio di ritorno?”

Esther: “Purtroppo sì. Inoltre segnerò la nostra posizione sulla mia mappa. Chissà se servirà a qualcosa, ma non si sa mai… OK, andiamo via da qui”

Custode: “Ti muovi cautamente lungo la sporgenza, piantando le dita nella parete del crepaccio per sicurezza. Dopo quindici faticosi minuti, arrivate finalmente a una piccola cascata che blocca il passaggio in avanti. L’acqua gelata scorre lungo la scivolosa superficie rocciosa e finisce in un piccolo bacino sotto. Qui la roccia è coperta di muschio bagnato e probabilmente scivolerete se cercherete di passare attraverso. Cosa fate?”

Barry: “C’è un altro modo di andare avanti?”

Custode: “Non che tu sappia. Potresti provare a calarti, ma è piuttosto buio e probabilmente ancora più pericoloso.”

Barry: _“Ok, penso che tenterò la fortuna con la cascata, grazie. Esther, potresti tenerti alla mia sacca mentre passo attraverso?”.

Esther: “E farmi trascinare giù con te? No grazie!”

Custode: “Dovrai fare un tiro salvezza su DES per vedere se riesci ad attraversare la superficie viscida senza scivolare.”

Barry: “Ok, passo a Esther la mia lanterna così posso usare entrambe le mani…e ho fatto 14, un fallimento. Dannazione.”

Custode: “Scivoli e cadi lungo la cascata e nel bacino d’acqua sottostante, battendo forte la mano sul bordo allo stesso tempo. Ricevi 1d4 danni a DES e non puoi stringere bene gli oggetti nella tua mano dominante. È quasi completamente buio, ma puoi ancora vedere la luce della torcia della tua compagna sopra di te.”

Barry: “Beh, quella era una cattiva idea! Come farò a risalire? A meno che… Ehi, quanto riesco a vedere nell’oscurità sotto di me?”

Custode: “Non c’è molta luce qui, ma qualcosa brilla nell’oscurità sotto di te. Se avessi più luce, forse potresti vedere cos’è”

Esther:“Potrei lanciargli la mia lanterna. Serve un tiro?”

Custode:“Normalmente non servirebbe, ma ricorda che la sua mano è ancora ferita dalla caduta. Direi che deve tirare lui, visto che è quello più in pericolo.”

Barry: “Ho fatto 3. Finalmente!”

Custode: Barry, afferri la lanterna senza problemi. Ora hai una vista decente dell’orrido sotto di te. Vedi una serie di piccole cascate, bacini e sporgenze che arrivano fino a un fiume sul fondo. C’è persino un restringimento nell’orrido stesso, a circa 50 piedi a sud, da cui potresti riuscire a saltare dall’altra parte!”

Barry: “Ah! Sapevo che sarebbe stata una buona idea. Come arriviamo là sotto?”

Custode: “Potresti farti scivolare lungo la cascata che scende dalla pozza dove ti trovi… È un salto corto, quindi non sei in pericolo, nemmeno con la mano che ti ritrovi.”

Esther: “Però come faccio a scendere anch’io? Aspetta, ho un’idea. Posso vederlo, giusto? E se saltassi…“

Barry: “…dovrei prenderti al volo? Con quale mano, di grazia?”

Esther: “Non essere ridicolo. Sarai il mio cuscino.”

Custode: “Dovresti sapere che non sei particolarmente in pericolo visto che stai puntando alla pozza, ma questo non vuol dire che non ci siano rischi. Dovrai tenerti alla parete con entrambe le mani non sarà un viaggio tranquillo. Qualcosa potrebbe caderti.”

Esther: “Ok, la mia DES non è altissima ma andiamo comunque… e ho fatto 13, un fallimento. Vedi, Barry? Non sei l’unico sfortunato qui.”

Custode: “Ce la fai, ma la discesa non è divertente. Un oggetto cade dal tuo zaino, quindi tirerò un dado Fato… sei fortunata, è un 5! Ok, decidi tu cosa cade.”

Esther: “Se posso scegliere cosa perdere… che ne dici della mia ultima torcia? Tutto il resto è troppo importante e comunque abbiamo ancora olio e lanterna.”

Custode: “Il rumore del piccolo pezzo di metallo che rimbalza contro le pareti dell’orrido si interrompe quando raggiunge l’acqua corrente al di sotto.”

Custode: “Lentamente, scendete nell’oscurità quasi totale dell’orrido. La vostra lanterna è abbastanza luminosa da garantire un viaggio sicuro, ma è anche un faro nella notte per chiunque o qualsiasi cosa possa trovarsi qua sotto. Fortunatamente, sembrate essere da soli, almeno per ora. Alla fine, il ruggito del fiume copre le vostre parole.”

Esther: “Ho un brutto presentimento. Quanto dobbiamo ancora scendere?”

Custode: “Siete poco sopra il letto del fiume, a dire il vero. Piazzando accuratamente i vostri piedi sulla superficie scivolosa, alzi la lanterna e guardi l’acqua brillare, quasi in risposta. Siete a poche dozzine di piedi dalla sporgenza che avete visto prima.”

Esther: “Quanto ci sembra pericoloso attraversare lì?”

Custode: “Dovrete saltare. L’acqua è subito sotto, quindi dovrebbe essere un atterraggio morbido. La corrente, però, sembra bella forte”

Esther”: “Cosa intendevi dire prima, quando hai detto che il fiume brillava quasi in risposta? Non sono pronta ad affrontare un fiume intelligente.”

Custode: “Non ne sei totalmente sicura, ma sembra che possa esserci qualcosa di vivo lì sotto. Come ex erborista, sai già dell’esistenza di piante bioluminescenti.”

Barry: “Piante? Possiamo affrontare delle piante. Perché non guadiamo direttamente il fiume?”

Esther: “Uhm… potrebbe essere una buona idea. Aspetta, e se ci fossero rocce nascoste o qualcosa del genere?”

Custode: “Potreste certamente provare. Non sembrano esserci molte rocce che spuntano da quello che potete vedere, in effetti”

Esther: “Questa volta vado prima io. Dovrai tenermi la lanterna con la tua mano buona, Barry.”

Barry: “Buona idea. E mi metterò anche ad urlare se qualcosa dovesse saltare fuori dal fiume per provare a mangiarti.”

Custode: “Entri nell’acqua corrente. La corrente tira le tue gambe, ma ti senti comunque abbastanza forte da attraversare senza bisogno di aiuto. Lentamente, cominci il tuo viaggio; a ogni passo puoi vedere delle piante colorate - forse alghe - brillare e muoversi in risposta ai tuoi movimenti. Potrebbe anche essere solo la luce.”

Esther: “Ehm… posso sentirle?”

Custode: “Senti solo l’umidità dell’acqua. Forse un lontano solletico, ma potrebbero essere solo delle canne. Sembrano reagire a ogni tuo movimento.”

Esther: “Interessante. Se non sono in pericolo immediato credo che andrò avanti. La nostra luce ci permette di vedere fino dall’altra parte del fiume?”

Custode: “Quasi. Sei a circa metà dell’attraversamento quando Barry vede qualcosa muoversi nell’acqua a valle da te. È nero e lucido, come un’anguilla. È anche lungo circa 5 piedi.”

Barry: “Le dico di tornare indietro.”

Esther: “Posso andare più veloce di questa cosa?”

Custode: “Uhm… Dovrai fare un tiro salvezza su DES.”

Esther: “Scusa Barry, voglio vedere se riesco a batterla. Capiremo come farti attraversare una volta che sarò di nuovo all’asciutto. Ok, andiamo… Sì! Un 2! Attraverso in corsa.”

Custode: “Aumenti enormemente il tuo passo, scattando attraverso l’acqua con grandi schizzi. Con ogni balzo, i tuoi piedi distruggono le creature colorate nell’acqua. L’acqua comincia a muoversi violentemente attorno alle tue caviglie. A valle, quella specie di anguilla scatta in avanti, come in risposta. Arrivi finalmente all’altra riva, mentre l’acqua del fiume ribolle alle tue spalle. Mentre salti fuori dall’acqua, un po’ della sostanza luminescente si attacca alla tua caviglia destra. Una volta a terra, non sembri in grado di liberartene. Non ti fa male o altro, ma sembra che sia stata dipinta sulla tua caviglia.”

Esther: “Diamine! Cosa sembra? Inoltre, cosa vedo da questa parte del fiume?”

Custode: “La senti bagnata, ma a parte quello sembra un tatuaggio. È come se fosse parte di te. Ti trovi su una riva praticamente identica a quella dall’altra parte; dovrai esplorare un po’ per saperne di più.”

Esther: “Suppongo di poter ignorare la caviglia, per ora, se non mi fa male o altro. Barry, come intendi attraversare queste acque inquiete e infestate dalle anguille? Magari dovresti provare dalla quella sporgenza più a valle?”

Barry: “Si può fare. Quante torce ti rimangono? Non voglio lasciarti al buio mentre scendo. Potresti anche provare a seguirmi per un po’, anche se la luce potrebbe non essere perfetta.”

Esther: “Le ho finite, purtroppo. Ma magari se ti seguo potrò fare qualcosa dal mio lato per aiutarti a saltare?”

Custode: “Marciate in parallelo su entrambi i lati del fiume, con la luce della lampada di Barry che illumina a malapena la vostra strada. Esther, tu stai facendo particolarmente fatica, perché devi stare molto vicina al fiume per evitare di finire in ombre sconosciute.”

Esther: “Se sono vicina al fiume, vorrei studiarlo ancora un po’. Riesco ancora a vedere quelle cose a forma di piante bioluminescenti?”

Custode: “Sì e sembra che ti seguano. La cosa interessante è che la luce dei loro movimenti è quasi sufficiente a farti vedere il fiume.”

Barry: “Bene. Magari riesci a tenere gli occhi aperti nel caso ci siano altre anguille? E io? Cosa vedo mentre attraverso questo crepaccio dimenticato dagli dei?”

Custode: “Le pareti dal tuo lato del fiume si restringono un po’ mentre ti avvicini alla sporgenza sollevata che avevi visto prima; in effetti, inizi a sentirti piuttosto schiacciato. Fortunatamente sei abbastanza ossuto da riuscire a raggiungere la sporgenza, che blocca completamente il passaggio.”

Esther: “Cosa vedo dal mio lato del fiume? Devo ancora stare attaccata all’acqua?”

Custode: “Il crepaccio non è altrettanto stretto dal tuo lato, quindi sarebbe facile continuare ad scendere a valle per te, se volessi allontanarti dalla luce, ovviamente. Ma, più importante, riesci a vedere che la sporgenza una volta si estendeva attraverso il fiume, perché ce n’è una speculare che spunta dall’altro lato. C’è un grosso buco in mezzo, però. Forse è collassata a un certo punto del passato? In ogni caso, Barry può provare a scalare la sporgenza o entrare nel fiume e aggirarla. Almeno questa volta non c’è una cascata viscida da aggirare!”

Barry: “Assumendo di potercela fare facilmente, direi di scalare questa cosa”

Custode: “Ci sali sopra con una certa facilità, appoggiando la lampada in cima e tirandoti su. Ora devi solo arrivare dall’altra parte.”

Barry: “Domanda veloce, com’è l’acqua esattamente al centro del fiume, dove si trova il buco?”

Custode: “È difficile da dire da lì, ma se ti avvicini potresti vederci meglio. Esther invece ha osservato il fiume tutto il tempo e può vedere che le acque si stanno muovendo molto rapidamente, in una formazione circolare.”

Esther: “Sono le anguille, vero? Scommetto che sono le anguille. Cosa stanno facendo ora i miei bio-amici?”

Custode: “Guardando nell’acqua vicino alla riva vedi che tutte le creature bioluminescenti sono scappate, come se avessero paura di questa parte del fiume.”

Esther: “Uhm…va bene, ho una teoria. Barry, dovresti reggere la lanterna sul buco nel “ponte” e vedere cosa succede.”

Barry: “Ehm, Ok. Cammino attentamente fino al centro del fiume sul “ponte”, poi mi sdraio ed estendo la lanterna oltre il bordo - ma poco. Voglio stare più al sicuro possibile qui.”

Custode: “Nel momento in cui la abbassi, una lucida anguilla nera salta in aria e fa scattare i suoi denti acuminati verso la lanterna. Sei abbastanza veloce da salvarla, però. L’anguilla ricade in acqua con uno spruzzo.”

Barry: “Wow! Quello faceva paura. Immagino di dover fare un tiro salvezza per attraversare, vero?”

Custode: “Se non hai un’idea migliore, sì.”

Esther: “Io ne ho una. Barry, perché non spegni quella luce?”

Barry: “Fatto. E ora?”

Custode: “Spegni la lanterna. Sbattendo le palpebre, i tuoi occhi cominciano lentamente ad abituarsi all’oscurità. Improvvisamente vedi una luce brillare dall’altra parte del fiume, dove si trova Esther. È la sua caviglia, brilla come una candela!”

Esther: “Aspetta, posso emettere luce ora? Sono una torcia umana?”

Custode: “Nella completa oscurità, sì. Speriamo che tu non vada a strisciare nel buio tanto presto.”

Barry: “Questo è figo. Quindi alle anguille piace la luce, eh? Questo mi dà un’idea…“